All’Ifa di Berlino, l’importante fiera europea dedicata alle tecnologie avanzate, si è parlato del futuro dell’auto e di cosa dovremo aspettarci dai progressi tecnologici del settore. Protagonista della discussione Alan Mulally, presidente e amministratore delegato Ford.
La casa americana scarta l’idea di un’auto interamente automatica, e punta senza esitazioni sulla connected car, l’auto dotata di sistema Sync, a comandi vocali. Presentando MyFord Touch, l’evoluzione del sistema, e le nuove App ad esso collegate, Ford spinge verso servizi avanzati che agevolino il guidatore aumentando al contempo il controllo efficace del mezzo. Tutte le informazioni utili alla guida, dal navigatore alle informazioni sul traffico fino alle indicazioni per il più vicino parcheggio, sono fornite al conducente tramite il sistema vocale e l’head-up display, la proiezione dei dati sul parabrezza. Chi guida interagisce così con il computer di bordo senza mai togliere le mani dal volante. Mulally insiste in particolar modo sulla sicurezza, mostrando scetticismo riguardo a un futuro dell’auto completamente automatico, dove un computer sostituisca in tutto il guidatore.
L’ipotesi futuristica sembra lasciare molti dubbi in casa Ford – e non solo – in primo luogo circa la sicurezza del mezzo e soprattutto in termini di responsabilità civile auto. Viene infatti da chiedersi come potrebbe funzionare in questo caso l’assicurazione auto, secondo quali criteri si potrebbe procedere al risarcimento dei danni, insomma quanto diventerebbe a conti fatti complicato gestire le responsabilità di un incidente in cui il guidatore non ha in effetti il vero e proprio controllo del mezzo. Troppi dubbi rendono quest’idea (almeno per ora!) inavvicinabile.